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NOVARIEN. PELLEGRINI IN TERRA NOVARESE

UN’ANTOLOGIA DI TESTI DI DORINO TUNIZ

 

il numero 50 di “Novarien.”, la rivista annuale dell’Associazione di Storia della Chiesa Novarese fondata da Angelo Stoppa (pp. 168, euro 30,00) si intitola Pellegrini in terra novarese. Un’antologia di testi di Dorino Tuniz ed è dedicato al presidente dell’Associazione e condirettore della rivista scomparso l’anno scorso a Novara.

Dorino Tuniz, docente e storico, è nato a Vigevano nel 1945 e scomparso a Novara nel 2019. Ha insegnato all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Novara. Ha scritto e curato molti testi di storia medievale e agiografia, alcuni in collaborazione con Marina Airoldi, per varie case editrici come San Paolo, Jaca Book e Interlinea, presso cui ha tradotto e curato, con Giancarlo Andenna, Novaria. Terre e vescovi della diocesi di Carlo Bascapé, al quale ha dedicato la biografia Carlo Bascapè. Un vescovo sulle orme di san Carlo.

«L’alba porta sul mare oscuro il sole», una delle migliaia di frasi che Dorino Tuniz (1945-2019) ha tradotto dal latino in mezzo secolo, deriva da un testo dell’anno Mille, tra paure da fine del mondo e speranze di un’era migliore. Quella semplice frase poetica parla di una fede luminosa e di un sole che lui ha imparato a conoscere sul mare a quadretti delle risaie, nei primi suoi anni tra Lomellina e Bassa novarese, e poi ha intravisto dai finestrini del treno negli anni dell’Università Cattolica. Qui ha studiato Lettere classiche e si è legato con la compagna di liceo Marina, anima gemella lungo il cammino nell’attualità condotto da pellegrino medievale.

Non basta però la sola cultura personale a fare di Dorino una persona preziosa e a comprendere la basilica di San Gaudenzio strapiena dell’ultimo saluto nel febbraio 2019. A renderlo un testimone straordinario è il suo carisma divulgativo in grado di spezzare il pane della sapienza in bocconi di traduzioni, libri, conferenze e didattica, dall’Università della Terza età al Seminario, a partire dalle radici: da quelle di Vigevano che l’ha visto nascere nel 1945 sino al borgo dei gatti di Brolo sul lago d’Orta, buen retiro negli ultimi anni; tutte tappe di pellegrino nella storia e nell’attualità che possiamo giudicare dalle domande esistenziali che i suoi studi hanno suscitato in noi. 
In questo volume sono raccolti alcuni scritti da lui dedicati alla sua terra con una prima bibliografia e i ricordi raccolti nella giornata in memoriam promossa il 16 febbraio 2020, a un anno esatto dalla scomparsa, nella Sala Maddalena del Vescovado di Novara con due ospiti amici, Mirella Ferrari ed Elio Guerriero.